Una grande devozione - L’amore di un popolo verso un grande Santo.

di Carmen Curcuruto

Una grande devozione

L’amore di un popolo verso un grande Santo.

Per fare in modo che un paese cresca e si sviluppi, non bisogna cancellare il passato, ma costruire su di esso il futuro. Ecco perché le tradizioni legate al passato sono molto importanti. È bello, quindi, sapere che in alcuni luoghi persistono tradizioni antiche, che parlano della storia di quel popolo e su cui si fondano dei valori in cui credere, per i quali vivere, lottare e battersi.

Mongiuffi è uno di questi luoghi.

Fra le tante tradizioni che fanno riferimento alla vita religiosa del paese, vi sono diverse attività legate alla festa del Santo Patrono e Protettore San Leonardo. Un Santo la cui vita è ricca di esempi da seguire, perché ha vissuto a pieno la parola di Dio. Leonardo è stato un vero strumento nelle mani dell’Altissimo, ha vissuto con umiltà, facendosi povero tra i più poveri, piccolo tra i più piccoli, camminando sotto la luce della croce di Gesù Cristo, servendo Dio negli uomini e gli uomini in Dio e per Dio. Un uomo che con coraggio e gioia si è donato interamente e senza riserve per aiutare chi era nella disperazione e nello sconforto, abbandonato in un carcere. Leonardo in quei poveri carcerati, vedeva il volto di Gesù Cristo sofferente sulla Croce. Ecco cosa fa di lui un Grande Uomo e un Grande Santo. I mongiuffesi nutrono, sin dai tempi antichi, una profonda devozione verso San Leonardo, e preparano in suo onore grandi festeggiamenti. Nei giorni che precedono la festa, il comitato organizzatore, è impegnato in varie attività, fra le quali la preparazione delle “Cuddure”, fatte di pasta di pane e intrecciate, su cui viene posta l’immagine del Santo. Inoltre viene preparata anche una “Cuddura” più grande da donare al Santo (sulla quale vengono poste delle decorazioni preparate artigianalmente) e quattro “Cuddure” più piccole ma egualmente decorate da donare agli Angeli posti ai piedi della statua. La festa si svolge nei giorni 5, 6 e 7 novembre. Il 5 novembre, vigilia della festa, dopo il canto delle “Acclamazioni” si procede con l’apertura della cappella di San Leonardo e la processione fino alla chiesa madre, dove il santo rimarrà nei giorni della festa. Il 6 novembre è una giornata molto intensa, ricca di avvenimenti. I festeggiamenti solenni iniziano all’alba, infatti, alle 5 del mattino nella Chiesa parrocchiale viene recitato “l’Uffizio” in onore di San Leonardo, una preghiera molto antica in latino, italiano e siciliano. In mattinata dopo la messa solenne, durante la processione di mezzogiorno, il popolo di Mongiuffi, tramite il parroco dona la “Cuddura” al Santo. Dopo questo gesto, la commissione distribuisce ai fedeli le “Cuddure”. Alla sera, dopo la processione vi è un grandioso spettacolo piro musicale. Il 7 novembre si concludono i festeggiamenti con la chiusura della cappella di San Leonardo fra la commozione dei fedeli. Il paese di Mongiuffi, in questi giorni di festa si riempie di un’ atmosfera particolare, quasi magica, perché la devozione verso questo Santo è così forte che diventa quasi tangibile e i volti delle persone trasmettono felicità. È in questi giorni che viene fuori la bellezza di essere uniti con l’unico scopo di formare realmente una comunità di fedeli, ed è questo il secondo grande miracolo di San Leonardo. Il primo, è quello di comunicare ai suoi devoti con il suo esempio di riscoprire l’importanza di coltivare e custodire la fede in Dio Nostro Padre.